Conte: "Vogliamo anche la Coppa Italia"
Interviste
19 Maggio 2012 Fonte:
FC Juventus
Del Piero: "Sarà difficile per le qualità del Napoli e perché dopo aver vinto, non è mai semplice rivincere"
Se è vero che l'appetito vien mangiando, la Juventus non ha certo perso la fame. Dopo aver conquistato lo Scudetto, la squadra di Antonio Conte non vuole fermarsi e punta anche alla Coppa Italia. La finale contro il Napoli è l'ultimo impegno di una stagione che potrebbe passare alla storia. Alla vigilia del match con i partenopei, Conte ha parlato in conferenza stampa dallo stadio Olimpico, a fianco di capitan Del Piero, e di fronte al trofeo che tutti vorranno alzare al cielo di Roma. «Questa finale – ha commentato il tecnico – arriva a coronamento di una stagione straordinaria grazie alla vittoria di uno Scudetto meritato. Dovessimo vincere anche la Coppa Italia, la nostra annata diventerebbe superstraordinaria, per questo abbiamo un grande stimolo. In questi giorni abbiamo festeggiato molto ed è stato giusto così. I ragazzi devono imprimersi dentro le immagini di quello che i nostri tifosi ci hanno tributato, così da voler ripetere l'esperienza. Ma adesso dobbiamo riconcentrarci. In questi mesi sono stato stupito spesso dalla mia squadra, conto che possa farlo anche domani». La sfida di domani sarà la terza in stagione contro la squadra di Mazzarri. Le due in campionato hanno costituito altrettante svolte della stagione bianconera. In particolare la gara del San Paolo, con la rimonta da 3-1 a 3-3. «Quella fu una grande prova di forza, lì ho capito di avere un gruppo d'acciaio, che non ci stava a perdere ed è riuscito a chiudere il campionato da imbattuto. Il Napoli è una grande squadra da affrontare, ha disputato un'ottima stagione e in Champions è uscita per mano di un Chelsea che stasera si gioca il trofeo. Troveremo un avversario motivatissimo, per questo dovremo tirare fuori tutto quello che abbiamo Lo stadio Olimpico evoca piacevoli ricordi a Conte e ad Alessandro Del Piero. Proprio qui, nel 1996, la Juventus è tornata sul tetto d'Europa. «Sì, qui ci sarà sempre il ricordo della vittoria della Champions. Ma ora non guardiamoci indietro, sapendo che quello che abbiamo vinto finora nessuno potrà togliercelo». La vigilia di Juventus-Napoli è stata funestata dal terribile attentato di Brindisi. Una tragedia che ha scosso tutti, in particolare un pugliese doc quale Antonio Conte. «Quello che è accaduto ci addolora, queste sono situazioni che spezzano il cuore e solo chi ha figli può capire. Sono vicino alle famiglie di questa ragazza e di chi sta lottando per rimanere in vita. Sono stato toccato, a prescindere dal fatto che è accaduto nella mia terra. Non ci si riesce a dare un perché, ma bisogna sempre reagire e mai abbassare la testa».
«Sono state settimane, mesi particolari che però sono caratterizzati soprattutto dal pensiero di dover raggiungere la vittoria. Una l'abbiamo ottenuta e ora abbiamo quest'altra opportunità». Per Alessandro Del Piero non conta altro. Non le celebrazioni, non il pensiero che quella contro il Napoli sarà la sua ultima gara in bianconero. Niente di tutto questo. Se Alex è il più grande è perché ha sempre e solo pensato a vincere, con tutta la forza di cui dispone.
«Non voglio distogliere la mia attenzione da questo momento, voglio viverlo fino in fondo, anche con un pizzico di incoscienza, nonostante, anzi, grazie alla mia giovane età», ribadisce sorridendo il capitano. Certo, al momento di entrare in campo proverà sensazioni particolari, «ma non posso sapere ora quali saranno - sottolinea Alex - So che questa sera e domani cercherò di trovare la giusta concentrazione, la giusta pulizia mentale per isolarmi e vivere nel migliore dei modi questa magnifica avventura. Sono sereno, tranquillo e felice di tutto quanto è accaduto fino ad oggi. Non ci sono situazioni per cui debba essere rattristato. Quanto accade ha sempre un motivo, segue un suo percorso e dobbiamo cercare di comprenderlo. E poi le cose per le quali ha senso stare male e soffrire sono ben altre, come la tragedia di questa mattina a Brindisi. Il calcio è uno sport, per il quale diamo tutti noi stessi, per il quale ci arrabbiamo anche, ma rimane uno sport...». La Juve arriva alla finale da Campione d'Italia, ma si trova ad affrontare una delle squadre più toste del campionato: «Ci troviamo contemporaneamente nella migliore e peggiore situazione possibile. La migliore perché siamo arrivati a questa finale dopo aver vinto lo scudetto. La peggiore perché conosciamo le qualità del Napoli e poi perché dopo aver vinto, non è mai semplice rivincere. Se riusciremo a pensare a quanto abbiamo faticato per raggiungere questo obiettivo, avremo delle armi in più per vincere. Speriamo lunedì di ricordare l'Olimpico di Roma sia per la vittoria nella finale di Champions del ‘96, sia per quella contro il Napoli».
|